E' la frazione che si trova ai piedi del Monte Fumaiolo, confina a ovest con i Comuni di Verghereto (FC), in maniera particolare con il borgo di Balze di Verghereto, e con quello toscano di Badia Tedalda (AR), e dista meno di 10 km dal Capoluogo.
Storicamente questo piccolo borgo, le cui origini sembrano risalire ai Galli Senoni, si trovava sull'antica via romana Itinerarum Aretinum, che collegava la Costa Adriatica alla Toscana, mentre nel periodo medievale è stato un punto strategico all'interno del territorio del Ducato di Federico da Montefeltro, di cui rimane a testimonianza, lo stemma di pietra, presente sulla facciata principale del palazzotto, anticamente sormontato da un torrione ora non più presente, che era la casa di caccia del Duca, accanto alla porta di ingresso dell'edificio.
E' la frazione situata più in alto, in una zona naturalisticamente davvero da fare invidia.
Per gli amanti del trekking e delle passeggiate all'aria aperta, in pochi minuti si possono raggiungere la sorgente del Fiume Tevere, Poggio Tre Vescovi, il crinale che divide la Romagna con la Toscana, e nel versante forlivese, l'Eremo di Sant' Alberico, piccolo eremo che da secoli raccoglie la fede di molti passanti, che si avventurano lungo i sentieri che sono i Cammini dei Santi Francesco e Vicinio.
Da visitare anche la Gualchiera, vecchio opificio destinato, fino dal Medioevo, all'attività di follatura della lana, ovvero alla produzione di morbidi panni attraverso l'infeltrimento, e del vecchio “Mulino della Vena”.
Nella parte bassa del borgo la piccola Chiesa di San Daniele, un edificio in pietra attestato come costruzione originaria risalente al secolo XVI°, e in gran parte ricostruito nell’Ottocento. Sul fianco sinistro si erge ancora oggi il robusto campanile a base quadrata. Sull’altare maggiore è presente una tela con “San Daniele nella fossa dei leoni” dipinta da don Stefano Montanari da Gatteo verso il 1835, mentre a sinistra è rappresentata Santa Filomena e lì vicino è murato un tabernacolo in pietra che reca la data 1742.
A poca distanza dal borgo, nasce l'omonimo torrente, il Senatello, che è l'affluente principale del Fiume Marecchia, fiume che dà il nome all'antica valle che, dal Monte Zucca, nel Comune di Badia Tedalda, arriva fino alle sponde dell'Adriatico, a Rimini.